Inaugurata Gocce, la nuova grande produzione d’Arte di Chirale

Spazio Chirale News   •   2 dicembre, 2021

È stata inaugurata oggi, 2 dicembre 2021, GOCCE, l’ultima grande produzione artistica della nostra azienda.

La caduta del drappo nero è avvenuta alle ore 17 nella meravigliosa cornice della Galleria Eustachio Pisani, collocata nella suggestiva posizione, ai piedi della magnifica cascata che si trova in pieno centro storico ad Isola del Liri, in provincia di Frosinone.

L’opera è un’installazione permanente multimediale, site specific, delle due giovani artiste Pentesilea (Valentina Mignogna) e Liz (Elisa Antonacci), prodotta da Chirale  con il contributo della Regione Lazio attraverso il finanziamento dell’Avviso Pubblico Lazio Contemporaneo.

L’installazione sarà ospitata permanentemente all’interno della Galleria Pisani di Isola Liri, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20.

L’installazione GOCCE è un esempio di Land Art dove però il rapporto tra ambiente e tecnologia è capovolto.
Di norma troviamo la tecnologia utilizzata per modificare esteticamente, nei suoni e nelle forme, il paesaggio con cui l’opera d’arte si relaziona.
Nell’installazione proposta dalle due giovani artiste è invece l’ambiente di Isola Liri nel suo elemento essenziale ovvero l’acqua, canalizzata in un elemento ancora più essenziale quali le gocce singole, che modifica nei suoni e nelle forme il materiale sonoro e visivo composto.
Il materiale raccolto dalle artiste durante i mesi di ricerca in loco è stato ispirato da 4 temi propri di Isola Liri: l’acqua, la carta, la memoria, i passaggi.
L’installazione, in analogia con la cascata che scorrendo influenza la vita e il tempo del paese, esplora i luoghi, tra i vicoli e le cartiere, sia attive che abbandonate, e raccoglie le voci del ricordo e del presente, tracciando un percorso espressivo che unisce gli anziani del paese alle generazioni più giovani.
Non è quindi solo il luogo fisico ad essere interpretato dall’opera, ma tutto il contesto sociale, il paese di Isola Liri nelle persone che lo vivono, in una dialogia costante tra goccia (individuo) e cascata (collettività).
I vari elementi dell’installazione sono ospitati da una struttura che riproduce i maceri utilizzati nelle cartiere, rimando all’importante tradizione industriale del paese.
Il sistema interattivo basato su un articolato processo stocastico elabora, al cader di ogni goccia, il materiale audiovideo in modo sempre diverso, come il passaggio dell’acqua persiste nel non lasciare mai nulla uguale a sé stesso.
Questa sinergia, per cui l’interazione diventa contenuto, mostra al pubblico che si soffermerà il fenomeno delle modificazioni naturali secondo l’elemento preferito dell’universo tutto: il caos.