Chirale per Studio Silice: un nuovo processo digitale per il restauro di Vetrate Artistiche

Spazio Chirale Projects   •   21 Aprile, 2022

Studio Silice, di Anna Preziosi, è un’impresa artigiana che ha il proprio laboratorio in una location prestigiosa, nel cuore del Rione Monti a Roma, dove vengono realizzati oggetti dal design originale, vetrate artistiche e lampade, attraverso una sapiente lavorazione del vetro.

La padronanza delle tecniche di lavorazione storiche e tradizionali consente a Studio Silice di offrire un pregiato servizio di restauro di vetrate artistiche antiche.

Nell’esecuzione di appalti in questo settore è importante il rispetto delle stringenti norme che regolano le operazioni di restauro.

Il vetro è un materiale fragile per antonomasia e la ricostruzione di parti di una vetrata andate perdute pone una serie di problemi.

Da un lato è spesso impossibile recuperare lastre di vetro originali o almeno della stessa epoca di quelle oggetto del restauro, dall’altro, pur utilizzando colori e pigmenti conformi a quelli originali e trattati secondo le ricette del tempo, è necessario riprodurre manualmente il disegno degli autori, imitandone stile e “pennellata”.

Per quanto eseguito a regola d’arte un restauro e sempre un elaborato moderno differente nel materiale e nel disegno dall’originale.

In quest’ottica, l’approccio che è alla base del progetto di sperimentazione e ricerca condotto da Chirale assieme ad Anna Preziosi di Studio Silice ha l’obiettivo di utilizzare tecniche fotografiche e di stampa digitale per riprodurre su vetro i disegni e i colori trasferendo fedelmente il tratto e i segni originali dell’autore che rappresentano il vero valore artistico del manufatto.

Il Digital Innovation Hub di Roma offre l’ambiente ideale per questo tipo di sperimentazione.

Alcuni campioni originali sono stati ripresi da un fotografo professionista, in ambiente con illuminazione controllata e bilanciata.

Le immagini digitali sono state processate attraverso il Rastering Image Processor VesaWorks della Roland e successivamente stampate in tecnologia UV attraverso la macchina planare del nostro FabLab Ostiense.

I risultati ottenuti sono stati attentamente valutati in diverse condizioni di illuminazione e il processo è stato ulteriormente affinato sfruttando la sensibilità e le insostituibili competenze di Anna Preziosi ottenendo una resa cromatica praticamente indistinguibile dall’originale.

La gestione del colore nei processi di stampa digitale è un processo complesso che richiede la generazione di opportuni profili di colore attraverso i quali si garantisce che la percezione cromatica di un osservatore medio, per una determinata immagine, risulti la stessa su ciascuno dei dispositivi utilizzati per il trattamento del file, dalla macchina fotografica al supporto di stampa.

Il metodo classico per la generazione dei profili di stampa è ottimizzato per la stampa InkJet su supporti tradizionali come la carta fotografica o i materiali vinilici come banner e pellicole adesive utilizzati nel settore della visual communication.

Il sistema Roland e in particolare il software RIP VesaWorks offrono tutte le funzionalità necessarie alla generazione di profili colore per qualunque tipo di supporto e presso il nostro laboratorio abbiamo spesso generato profili di stampa personalizzati per materiali tessili utilizzati nei progetti di Alta Moda.

Tuttavia, nel caso in esame, il problema era più complesso, in quanto la percezione del colore andava valutata sia sulla trasparenza del vetro che in condizioni di luce incidente riflessa, poiché una vetrata può essere osservata da diverse angolazioni e in diverse ore del giorno in cui la combinazione tra luce incidente e luce passante può essere molto diversa.

Il processo è stato quindi molto più lungo e delicato, ma alla fine il risultato ottenuto è stato più che soddisfacente.

Come ultimo atto della sperimentazione, è stato necessario ottimizzare il processo di stampa in modo da garantire resistenza e tenuta del pigmento sul particolare materiale utilizzato. Come è noto, il vetro non offre un supporto ottimale per la stampa a getto d’inchiostro, tuttavia, l’impiego della tecnologia UV e la possibilità offerta dalla nostra macchina di stendere il primer in modo selettivo attraverso una testina di stampa dedicata, ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi.

La sperimentazione condotta per Studio Silice dimostra ancora una volta l’efficacia e l’importanza del nostro modello di ricerca e sviluppo basato sulla struttura del Digital Innovation Hub.

La presenza di un gran numero di nuove tecnologie e il bagaglio di esperienze e competenze accumulate dai tecnici e consulenti che da anni operano con il supporto del nostro laboratorio, ha permesso di impostare il progetto mantenendo i valori del processo artigianale, sfruttando nello stesso tempo tutta la potenzialità delle nuove tecnologie digitali.

Il processo innovativo che ne risulta abbina i vantaggi delle tecnologie industriali con i valori dei processi dell’artigianato tradizionale.