Vitamina A: Il primo Arduino made in Chirale, ovviamente in livrea bianca!

Spazio Chirale News   •   27 maggio, 2019

Arduino è indubbiamente una delle tecnologie che più hanno caratterizzato il movimento maker fino a diventare l’icona stessa della tecnologia elettronica nella nuova era 4.0, anche se di innovativo, all’interno di questo prodotto, c’è ben poco, anzi, praticamente nulla.

Più che essere una tecnologia innovativa, Arduino è un prodotto rivoluzionario. Rivoluzionario perché ha democratizzato, cioè reso accessibile praticamente a tutti, la moderna elettronica digitale.

Rendere realmente disponibile a chiunque la tecnologia su cui la maggior parte dei prodotti che regolano la nostra vita sono basati non è cosa da poco.

Il famoso aforisma di Henry Ford secondo il quale c’è vero progresso solo quando i vantaggi delle nuove tecnologie sono disponibili per tutti è una verità inconfutabile.

Arduino è uno strumento che permette a chiunque di progettare in modo semplice e intuitivo qualunque prodotto elettronico interattivo. Durante la nostra attività quotidiana siamo circondati da oggetti e dispositivi che funzionano grazie alla presenza al loro interno di un microcontrollore. Il microcontrollore è fratello del microprocessore, derivato dai primi chip sviluppati negli anni ’80 grazie alla tecnologia messa a punto dal fisico italiano Federico Faggin è presente praticamente ovunque.

È il cervello elettronico che si trova nelle centraline delle automobili, degli elettrodomestici, degli antifurti, dei sistemi di automazione domestica, nelle caldaie e negli scaldabagni, nel telecomando dell’auto e in quello del cancello. Qualunque prodotto elettronico che riceve input da sensori, anche semplicemente da pulsanti, ed effettua una qualunque azione, dall’accensione di una pompa alla regolazione di velocità di un motore o al controllo di un robot, contiene almeno un microcontrollore e il microcontrollore contiene un programma, un software sviluppato da qualcuno.

Fino al 2005 progettare sistemi elettronici interattivi e programmare microcontrollori era una roba da ingegneri e tecnici specializzati, senza competenze in elettronica e informatica era impossibile realizzare, anche in modo amatoriale,  un sistema a microcontrollore.

La rivoluzione condotta dal Professor Massimo Banzi e dal suo team presso la Scuola di Design di Ivrea è stata quella di rendere la progettazione e realizzazione di prototipi elettronici a microcontrollore un gioco da ragazzi, e non è un’immagine figurata, poiché utilizzando il metodo del tinkering, che è il modo di giocare e inventare cose tipico dei bambini, chiunque può realizzare un dispositivo elettronico interattivo.

Con Arduino si realizzano prototipi, non prodotti industriali adatti ad essere immessi in commercio, è vero, ma la realizzazione del prototipo è il primo passo, il più creativo, della progettazione di un nuovo prodotto.

Mettere a disposizione di artisti e creativi la tecnologia di prototipazione elettronica è stata un’azione rivoluzionaria.

L’innovazione nel campo dell’iterazione elettronica è stata improvvisamente accelerata. L’interazione elettronica è ovunque nel nostro mondo. La Rivoluzione è appena iniziata, ma già se ne possono misurare i primi effetti. L’abbattimento dei costi nelle tecnologie di manifattura digitale, la fattibilità delle architetture Internet of Things sono solo due degli esempi di fenomeni frutto di questa rivoluzione.

Nelle nostre attività di consulenza siamo spesso testimoni del cambiamento apportato dalla piattaforma Arduino e dal conseguente cambio di paradigma metodologico che si è imposto nel settore che viene oggi chiamato Industria 4.0.

La formazione su Arduino e sui nuovi, conseguenti, metodi di progettazione e sviluppo è una delle nostre attività più richieste dal mercato.

Arduino, dal punto di vista tecnico, è un sistema semplice, facilmente realizzabile da chiunque su una breadboard di prototipazione con una manciata di componenti elettronici dal costo complessivo di pochi euro.

Il cuore del sistema è un microcontrollore Microchip/Atmel ATMega 328P. Il resto dei componenti serve solo per mettere questo chip nelle condizioni operative corrette e pronto per alimentare i nostri prototipi.

I nostri corsi sono basati sul metodo learn by making, i nostri allievi imparano creando e costruendo i propri prototipi, con lo stesso spirito con cui i bambini in età da scuola dell’infanzia scoprono il mondo e danno sfogo alla propria creatività giocando con i LEGO.

Per rendere Arduino ancora più accessibile, ci siamo divertiti a riprogettare il layout del circuito in modo da ottenere una scheda equivalente, che può essere facilmente costruita dai nostri allievi, armati per l’occasione di un saldatore.

È un modo per imparare le tecniche professionali di progettazione dei PCB, ma anche per imparare a saldare, divertendosi ed entrando veramente nel cuore di questo rivoluzionario prodotto.

La prima board didattica da noi progettata è appena stata rilasciata in versione beta. Si chiama Vitamina A.

Perché abbiamo scelto questo nome? Perché la Vitamina A, come molte altre vitamine, è una molecola chirale.

Chirale era il nome del primo blog che ha aggregato la prima e più grande community maker italiana. Il nome era stato scelto per un gioco di parole che abbinava la radice χέρι (mano in geco) alla scienza e alla tecnologia di sintesi. Un nome ispirato al nascente artigianato digitale. Chirale è il nome scelto per la nostra azienda, dai fondatori di quella community, una volta che ambizioni e progetti sono diventati realtà.

Vitamina A è il primo di una serie di progetti didattici a cui seguiranno board orientate al mercato professionale. Tutte le schede avranno nomi di molecole chirali.