Abbiamo prodotto il primo meta-evento avvenuto simultaneamente nel modo reale e nel Metaverso

Spazio Chirale News   •   15 ottobre, 2022

Il 5 ottobre 2022, per la prima volta in Italia, un evento organizzato da un’associazione di categoria e destinato ad una platea di imprenditori, è stato svolto simultaneamente sia nel mondo reale che nel Metaverso.

Il tema dell’evento? Il Metaverso e le sue potenzialità per le imprese.

In pratica si è parlato di Metaverso nel Metaverso stesso: un vero e proprio meta-convegno.

A parte gli scherzi e il gioco di parole, è stato un modo concreto ed efficace di sperimentare nella pratica quello che era il principale argomento che è stato presentato dal palco della sala eventi del bellissimo coworking Wire situato negli ex mulini Biondi, nel cuore del quartiere Ostiense di Roma.

In questo articolo vi raccontiamo cosa è avvenuto e qual è stato il risultato.

L’incarico ricevuto da CNA Roma, che oltre ad essere l’associazione imprenditoriale a cui siamo iscritti sin dalla nostra fondazione è anche la più grande associazione di PMI del nostro territorio, riguardava la produzione di un evento tematico da realizzare in presenza per un numero ristretto di invitati VIP e da trasmettere in streaming video sui canali web e social per una vasta platea di oltre 300 imprenditori interessati all’argomento.

Obiettivo principale del seminario informativo e divulgativo era quello di fornire dati concreti e reali sullo stato dell’arte delle tecnologie riguardanti il Metaverso e sull’effettivo impatto che il Metaverso potrà avere nel prossimo futuro sul business delle piccole e medie imprese.

Il nostro Centro Studi e Ricerche negli ultimi anni ha seguito molto da vicino il settore delle tecnologie immersive e interattive che sono alla base delle piattaforme Metaverso e l’emergere di alcuni prodotti promettenti. Non a caso, lo scorso giugno siamo stati una delle prime aziende italiane ad entrare nel Metaverse Standard Forum in qualità di Principal Member.

Poiché uno dei casi d’uso del Metaverso proposto dalla totalità delle piattaforme che si dichiarano indirizzate al settore dell’impresa riguarda proprio gli  eventi dal vivo, abbiamo deciso di implementarlo proprio in occasione dell’evento che stavamo progettando e organizzando per CNA Roma.

Per capire ciò che è stato realizzato e il suo significato in termini di reale interesse per un’impresa è opportuno chiarire bene cosa si intende per Metaverso e quali dovrebbero essere i benefici di un evento virtuale nel Metaverso.

Partiamo dalla definizione di Metaverso. Un Metaverso è un ambiente tridimensionale, visualizzabile attraverso lo schermo di un PC o di uno smart device (smartphone o tablet), in cui possiamo muoverci e interagire attraverso un personaggio animato e visualizzato nell’ambiente tridimensionale, che ci rappresenta ed è chiamato “avatar”. Diversi utenti possono incontrarsi virtualmente nel Metaverso attraverso i propri avatar e interagire tra loro.

Secondo questa definizione, la maggior parte dei videogame moderni, quelli utilizzati quotidianamente dai nostri figli su PC e console di gioco come Playstation e Xbox, possono essere correttamente considerati dei metaversi.

I vantaggi di questo modello per i videogame sono chiari ed evidenti: l’esperienza di gioco è più piacevole ed immersiva, più giocatori possono giocare insieme e interagire tra loro anche se sono fisicamente lontani tra loro, ciascuno presso la propria abitazione.

Trasportiamo adesso questo concetto in un contesto che abbiamo imparato a conoscere e sperimentare frequentemente durante la pandemia: l’evento in streaming o webinar.

La nostra persona ferma davanti allo schermo del computer, inizialmente di fronte ad una schermata con un messaggio che recitava più o meno così: “l’organizzatore della riunione/webinar è stato avvertito che ci sei e fra poco sarai connesso quando la riunione/webinar inizierà…”.

Successivamente lo schermo cambiava, inizialmente nero ma con un sottofondo di suoni, fischi, parole varie, voci di bambini piccoli allontanati dalle stanze, ed infine un mosaico di faccette, con un faccione in primo piano che iniziava a parlare e poi una schermata di slide con discorso in sottofondo. Se silenziavi microfono e oscuravi la webcam potevi fare altro nella tua stanza mentre in sottofondo scorreva l’evento. Talvolta notavi un pallino rosso su un’icona che richiamava la chat e scoprivi una trafila di messaggi che variavano tra il “non si sente niente”, “ora si”, “hai il microfono spento”, al “scusate devo andare, grazie a tutti”.

Ecco, il Metaverso, tra le altre cose promette di migliorare questa esperienza. Ci riesce?

Non abbiamo ancora una risposta graniticamente affermativa, ma vi raccontiamo come è andata il 5 ottobre.

I partecipanti registrati all’evento hanno ricevuto una e-mail di istruzioni ed un link che invitava alla registrazione sulla piattaforma Metaverso che avevamo deciso di utilizzare, Spatial.io, e a creare un proprio avatar.

Chi avesse avuto la pazienza di effettuare quest’operazione avrebbe potuto assistere all’evento nell’auditorium virtuale di CNA Roma che avevamo creato per l’occasione.

I registrati erano poco più di 300. Scorrendo a caso la lista degli imprenditori e artigiani si potevano trovare: panificatori, orafi, odontoiatri, coltivatori diretti, commercianti, falegnami, aziende di informatica, grafici pubblicitari, fotografi, web agency, industrie meccaniche e di lavorazione metalli, restauratori, ecc.

Il giorno dell’evento, l’auditorium reale del coworking che ospitava l’evento iniziava a riempirsi. L’invito VIP intimava la massima puntualità poiché non si poteva far aspettare i 300 ospiti registrati per lo streaming in diretta tradizionale. L’ordine dato alla regia era di partire alle 18:05, chi c’è c’è, per i ritardatari in sala ci sarebbe stato comunque il video registrato.

Durante i minuti che hanno preceduto l’inizio dell’evento, avveniva quello che avviene di solito in questi casi: gli ospiti in presenza si salutavano all’ingresso in sala e chiacchieravano tra loro mentre prendevano posto dopo aver esplorato l’ambiente circostante e ammirato l’allestimento del coworking ospitante; gli utenti connessi allo streaming visualizzavano sul proprio PC o smartphone la schermata di benvenuto con il messaggio che preannunciava l’imminente inizio dell’evento.

E sul Metaverso?

Dalle nostre postazioni di regia e controllo dell’hosting su Spatial.io, con (ingiustificata) sorpresa notavamo che l’auditorium virtuale iniziava a riempirsi di pupazzetti animati, pardon, di avatar, che si muovevano esplorando lo spazio virtuale, leggevano i poster appesi alle pareti, ma soprattutto parlavano, parlavano con gli altri avatar presenti. Ben presto scoprivano che se il proprio avatar si trovava vicino ad altri avatar potevano udire le loro voci, mentre le voci degli avatar che parlavano tra loro, più distanti, non erano udibili, o erano udibili ma molto debolmente.

Una volta iniziato l’evento, nell’auditorium virtuale l’avatar dello speaker di turno si collocava al centro e la sua voce era sempre chiaramente udibile da tutti a prescindere dalla distanza. Era possibile lasciare acceso il microfono senza che il suono locale captato nell’ambiente fisico dell’utente venisse diffuso e disturbasse l’uditorio e rivolgendo l’avatar verso il proprio vicino questo era comunque possibile sostenere una conversazione, pur disturbati dall’audio dello speaker proprio come in un teatro reale.

Per coloro che possedevano un visore Meta Quest era possibile essere immersi realmente nell’auditorium virtuale. In sala avevamo reso disponibili 4 visori Meta Quest 2 e chi li ha provati ha potuto sperimentare l’esperienza dell’auditorium in realtà virtuale potenziata dalla spazializzazione dell’audio.

È stato tutto così perfetto? Ovviamente non proprio. Dalle nostre stime oltre 60 persone avevano creato il proprio account nel Metaverso, ma solo una cinquantina sono riusciti a connettersi e partecipare. Occorre un PC relativamente potente e una buona connessione Internet. Quando nell’auditorium virtuale il pubblico ha superato le 40 unità, gli ultimi arrivati hanno iniziato ad avere problemi di sincronismo, quello che vedevano sui loro schermi non era esattamente quello che vedevano gli altri e noi della regia e non siamo riusciti a caricare le slide degli speaker sul megaschermo virtuale per un baco della piattaforma che è stato risolto alcuni giorni dopo.

Complessivamente è stato un esperimento interessante e complessivamente riuscito, tanto che manterremo questo format anche nei prossimi eventi in programma di CNA Roma.

Come abbiamo tecnicamente fatto tutto questo? Lo racconteremo presto in un successivo articolo, un po’ più tecnico.