Il meraviglioso mondo dello Spazio Chirale alla Garbatella

Spazio Chirale Trends   •   17 novembre, 2021

Al civico 32 di Via Ignazio Persico, confine settentrionale della Città Giardino Garbatella, una vetrina sempre aperta permette al passante di gettare lo sguardo all’interno di un locale interamente dipinto di bianco, con luci e arredi che ricordano quelli di una galleria d’arte.

Si tratta dello Spazio Chirale, un Laboratorio e Centro Studi aperto nel febbraio 2016 dalla Chirale Srl per ospitare le attività di ricerca e sviluppo nel settore della fabbricazione digitale applicate alla Moda, all’Arte e al Design.

Lo Spazio è stato da subito impostato come una galleria espositiva, ma a differenza di una galleria d’arte convenzionale, in vetrina e negli spazi visibili non sono collocate solo le opere, risultato finale del lavoro di artisti e creativi, ma viene rappresentato l’intero processo, dalla sperimentazione alla realizzazione dell’opera finale.

Dal 2018, lo Spazio Chirale è anche la sede legale della nostra società.

Al livello seminterrato è collocato un laboratorio polifunzionale, estensione ed evoluzione del modello Fab Lab, che ospita macchine per la fabbricazione digitale in formato desktop, tra cui una tagliatrice laser a CO2 da 50 W, diversi vinyl cutter CNC e alcune stampanti 3D in tecnologia FDM, un laboratorio elettronico, una camera oscura fotografica e un piccolo laboratorio chimico.

Sebbene tutte le macchine e le strumentazioni di classe industriale siano state trasferite nel vicino e più grande FabLab Ostiense, il laboratorio dello Spazio Chirale è in grado di assicurare tutti i servizi di fabbricazione a supporto degli allestimenti o degli eventi formativi che avvengono nella sala espositiva al livello strada, configurabile all’occorrenza come sala convegni o aula didattica.

Quando non è utilizzato per ospitare mostre o eventi, lo Spazio Chirale è destinato prevalentemente a Centro Studi. I due locali collocati a livello strada e nel seminterrato offrono un ambiente confortevole e stimolante che accoglie studenti e ricercatori in un’atmosfera particolarmente suggestiva tra libri rari, opere d’arte e oggetti da collezione.

La biblioteca è uno dei punti forti della struttura e comprende centinaia di edizioni rare di libri dedicati all’Arte, alla Moda, al Design e alla Tecnologia. Una vera miniera di informazioni o fonti di ispirazione per gli studenti ammessi ai nostri programmi di internship e per i ricercatori delle aziende della nostra rete.

Un’altro elemento di valore dello Spazio Chirale è costituito dalla collezione di prodotti d’epoca che hanno costituito pietre miliari nella storia dello sviluppo dell’industria e della tecnologia, o che sono rappresentativi di storie di successo nel campo dell’imprenditoria innovativa. Curiosando tra le teche e gli scaffali collocati nel retrobottega e nel seminterrato è possibile imbattersi in vere e proprie chicche, da esemplari d’epoca del chip Intel 4004, primo microprocessore della storia, al Verascope di Jules Richard, prima macchina fotografica 3D della storia, brevettata ai primi del ‘900, completa di rare diapositive 3D su lastra di vetro e relativi visori binoculari.

Ciascun elemento di questa collezione è frutto delle ricerche condotte dalla nostra azienda nel settore dell’innovazione, presente e passata. Lo studio dei case history del passato costituisce infatti una preziosa fonte d’insegnamento per valutare le imprese e le iniziative del futuro. Dietro ogni storia di successo è possibile cogliere elementi che possono essere utilizzati nella pratica quotidiana per affinare le capacità di audit e valutazione dei nostri consulenti.

Alle nostre analisi più significative abbiamo già dedicato, e continueremo a dedicare in futuro, articoli divulgativi sul nostro blog.

Oltre a quelli già citati, tra gli oggetti che documentano le nostre ricerche e che abbiamo collezionato ispirati dalle storie che ne sono alla base, possiamo trovare chip appartenenti alla prima serie del microprocessore Zilog Z80, tubi Nixie degli anni ’60, un banco di memoria RAM ad anelli di ferrite contemporaneo al periodo delle missioni Apollo, diversi home computer degli anni ’80 come il Commodore 64 e il Sinclair ZX 80 o il primo plotter a pennini della Roland.

Un’attenzione particolare è dedicata alla fotografia analogica, settore che sta vivendo un vero e proprio boom dopo la riscoperta da parte di molti artisti visuali avvenuta negli scorsi anni.

L’intero piano seminterrato è configurabile come una grande camera oscura, ma in caso sia necessario ospitare più attività in contemporanea, un’apposita stanza a tenuta di luce può essere utilizzata a tale scopo. Tre ingranditori Durst degli anni ’70, completamente ricondizionati nel nostro laboratorio e dotati di nuove lampade a LED e il mitico ingranditore di grande formato Durst Labor 1200 permettono lo svolgimento di workshop e supportano il lavoro e le sperimentazioni di molti artisti contemporanei.

La collezione di macchine e oggetti che hanno segnato la storia della fotografia correda e arricchisce quest’area. Tra gli esemplari più significativi, una delle prime Leica 35 mm della storia con set originale di accessori risalente agli anni ’30, una fotocamera a lastra di vetro dell’anno 1900 perfettamente funzionante e un raro esemplare di Kodak Retina prima serie, l’apparecchio che segna lo sbarco di Kodak in Europa e il brevetto del celebre rullino con caricatore “135”, ancora oggi utilizzato.

Tutte le macchine d’epoca sono funzionanti e possono essere utilizzate con lastre di vetro fotografiche acquistate da un artigiano statunitense che le fabbrica secondo due ricette originali di fine ‘800.

Attrezzature e tecnologie moderne convivono con i prodotti e le tecnologie del secolo scorso. Un Banco Ottico realizzato in legno di ciliegio e fibra di carbonio è utilizzabile anche per scattare su lastra fotografica in vetro. Pellicole 35 mm prodotte con l’ausilio di nanotecnologie possono essere impiegate nelle reflex 35 mm Nikkormat della Nikon degli anni ’60.

Il laboratorio chimico dello Spazio Chirale, oltre a supportare lo sviluppo e la sperimentazione dei processi fotografici, consente la ricerca nel settore delle bioplastiche e dei biomateriali.

Lo studio e lo sviluppo di polimeri, derivati da materiali di origine naturale e frutto di processi artigianali implementati in condizioni controllate, è applicato prevalentemente ai settori dell’Alta Moda e del Design.

Creativi e designer hanno la possibilità di sperimentare la realizzazione di nuovi materiali, utilizzabili in applicazioni industriali o per la realizzazione di manufatti unici e concept innovativi.

Una nutrita materioteca comprendente diverse centinaia di campioni è a disposizione di studenti e ricercatori per la sperimentazione di soluzioni estetiche e funzionali che possono essere implementate attraverso processi di produzione sostenibili e a basso impatto ambientale, attraverso l’industrializzazione delle relative ricette.

Infine, un ruolo di assoluto rilievo è attribuito al settore dell’Arte Contemporanea.

Il Fab Lab della Garbatella, precursore del progetto Spazio Chirale, nacque nel 2013 per supportare la community degli artisti romani che utilizzavano come strumenti espressivi l’elettronica e l’interazione elettromeccanica soprattutto nel settore delle arti visuali, performative e sonore.

Da allora, numerosi artisti affermati hanno realizzato le loro opere presso i nostri laboratori e lo Spazio Chirale in molti casi è stata la sede degli eventi di presentazione dei loro progetti.

Artisti contemporanei del calibro di Maurizio Mochetti, Daniele Sigalot, Gonzalo Borondo, Salvatore Jaconesi, Donato Piccolo e Fabrizio Cicero hanno realizzato ed esposto le proprie opere presso lo Spazio Chirale.

Lo Spazio Chirale si è a sua volta arricchito di una nutrita collezione di opere d’arte in tutti i settori delle avanguardie contemporanee.

Nel campo della musica elettronica, un originale impianto Hi-FI analogico con amplificazione valvolare, permette l’ascolto di dischi in vinile in edizioni rare appartenenti ad una collezione in continua espansione.

Nel campo dell’arte visuale e interattiva, ogni angolo dello Spazio Chirale è arricchito da opere uniche, in gran parte frutto del lavoro degli artisti che lavorano con noi.

L’allestimento degli ambienti non è fisso ma è un processo in continuo divenire che segue i ritmi del tempo presente e riflette i progetti e gli obiettivi del momento. Entrando nello Spazio Chirale è impossibile non restare affascinati e coinvolti dall’insieme unico e turbinoso delle numerose anime che caratterizzano questo luogo così peculiare.